“La situazione è di grande emergenza per cui chiediamo un intervento immediato da parte del Governo. Lo strumento che abbiamo immaginato, con Abi, è quello dell’utilizzo di una parte degli F24 affidata in maniera automatica agli istituti di credito che consentirebbe di smaltire una massa di crediti derivanti dai bonus edilizi, in particolar modo dai superbonus, che in questo momento non sono nella disponibilità delle imprese”. Lo ha detto Massimiliano Musmeci, direttore generale Ance, Associazione nazionale costruttori edili che a Siena ha incontrato il presidente Giannetto Marchettini e il Consiglio generale della sezione senese. “E’ un’ipotesi allo studio da parte del Ministero delle finanze. Noi riteniamo che sia necessario intervenire quanto prima. Speravamo già nel Decreto aiuti quater che è in uscita, speriamo venga inserito lì’, altrimenti proveremo in fase conversione, o in Legge di bilancio” ha aggiunto Musmeci che poi ha aggiunto “non riteniamo che ci siano altre soluzioni che in questo momento possano essere utili per sbloccare la situazione in atto. Dopodiché, se ci saranno altre misure come quella di consentire l’allungamento a dieci anni dell’utilizzo dei crediti, ben vengano ma non sono la soluzione ai problemi che abbiamo posto” ha detto ancora Musmeci. “Se pensiamo che la massa degli F24 vale dai 400 ai 500 miliardi, utilizzarne una piccola percentuale nell’ordine dell’1 o del 2 per cento riteniamo che non creerebbe grandi scompensi anche perché dobbiamo partire dal presupposto che sono crediti che sono già stati riconosciuti e sono nel sistema come crediti da scontare al posto del versamento delle imposte” ha concluso il direttore Ance.