Il documento rappresenta una prima base di ragionamento per l’impostazione di una possibile strategia per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano che tiene conto della sostenibilità finanziaria ed economica per le finanze dello Stato e per quelle delle famiglie proprietarie degli immobili. Di seguito le linee di intervento e la proposta Ance allegata:
- Mantenimento della struttura di controlli, massimali, asseverazioni e qualificazione attualmente previsti per gli interventi del Superbonus;
- Orizzonte almeno decennale degli incentivi, per consentire una distribuzione degli interventi coerente con le scadenze previste in sede europea;
- Miglioramento energetico di almeno quattro classi per gli edifici ricadenti nelle attuali classi E, F e G;
- Miglioramento sismico di almeno una classe di rischio, nelle zone 1, 2 e 3;
- Mantenimento dell’attuale Sismabonus spettante per l’acquisto di unità immobiliari demolite e ricostruite in chiave antisismica, cedute dalle imprese che hanno eseguito l’intervento (cd Sismabonus acquisti);
- Mantenimento, a regime, dell’aliquota del 70% prevista per il 2024;
- Previsione di un’aliquota del 100% per i soli soggetti incapienti;
- Possibilità di cessione del credito o di sconto in fattura per i soli interventi di riqualificazione energetica e sismica di interi edifici;
- Interventi sugli edifici unifamiliari solo se destinati ad abitazione principale;
- Periodo di fruizione delle detrazioni in 5, 10 anni o 20 anni, a scelta del contribuente utilizzatore;
- Previsione di un Fondo di garanzia per l’erogazione di mutui “verdi” alle famiglie per il finanziamento della quota a carico degli interventi.
Allegati
20230725_Il_futuro_del_superbonusApri